Il carciofo, scientificamente noto come Cynaria scolymus, è un ortaggio di origine mediterranea appartenente alla famiglia delle Composite. Ipocalorico e lassativo, rafforza il sistema immunitario, contrasta gli effetti nocivi dei radicali liberi e grazie alla cinarina depura il fegato e abbassa il colesterolo. Si tratta davvero di un ortaggio dotato di sorprendenti virtù officinali, inoltre si presta a svariati usi in cucina ed è molto apprezzato da grandi e piccoli.
Consigli di coltivazione:
PREPARAZIONE DEL TERRENO:
TRAPIANTO:
Distanza tra le piante: 100 cm sulla fila e 120-150 cm tra le file.
Un trapianto fatto a fine estate permette di produrre i primi frutti (capolini) nella primavera successiva.
CONCIMAZIONE:
IRRIGAZIONE:
LA RACCOLTA:
Il primo frutto che si forma è il capolino centrale detto “mamma”, una volta raccolto questo stimola il ricaccio dei capolini laterali che saranno più piccoli e matureranno scalarmente per una raccolta che dura circa 2 – 3 mesi. Un prodotto di buona qualità va raccolto prima che le punte iniziano ad aprirsi, in questo modo il carciofo sarà più tenero e privo di spine.
I CONSIGLI DELL’ESPERTO:
Effettuare una potatura verde alla ripresa vegetativa, eliminando i ricacci in eccesso e lasciando 1 o 2 carducci per buca. A fine produzione se coltivate in zone con inverni rigidi bisogna recidere l’asse centrale 2-3 cm sotto il livello del terreno.
I carciofi si possono coltivare (contrariamente a quanto si pensa) con relativa facilità, molto importante e posizionare la carciofaia nella zona più riparata dell’orto meno esposta alle correnti fredde e seguire i consigli di coltivazione che abbiamo indicato.